Investire in caso di guerra (tutti gli scenari possibili)

Condividi l'articolo

Investire in caso di guerra richiede un’attenta analisi e una strategia mirata per proteggere il capitale e cogliere opportunità nei settori che storicamente si dimostrano più resilienti.

In periodi di conflitti, gli investimenti diventano una questione particolarmente delicata poiché i mercati finanziari subiscono forti oscillazioni, l’inflazione tende a salire e molti asset possono perdere valore rapidamente.

Ecco alcuni investimenti che, storicamente, riescono a resistere meglio agli shock provocati da conflitti globali:

  • Oro: Considerato il bene rifugio per eccellenza, l’oro protegge dall’inflazione e non subisce svalutazioni legate agli eventi geopolitici.
  • Argento e altri metalli preziosi: Alternative all’oro che offrono protezione, sebbene con una maggiore volatilità.
  • Titoli della Difesa: Settori industriali legati alla produzione militare tendono a performare bene durante le guerre.
  • Materie prime: Petrolio e gas naturale vedono oscillazioni significative, ma possono diventare una buona opportunità d’investimento in situazioni strategiche.
  • Buoni del Tesoro e obbligazioni governative: Investimenti sicuri che garantiscono rendimenti stabili anche in periodi di crisi.
  • ETF: Strumenti diversificati che permettono di investire in più settori riducendo i rischi legati alla volatilità del mercato.

In questo articolo andremo ad approfondirli uno ad uno e capiremo il perchè la guerra movimenti così tanto i mercati.

L’impatto della guerra sui mercati finanziari

I conflitti globali esercitano una pressione estrema sui mercati finanziari, causando instabilità e incertezza che si riflettono in perdite significative per gli investitori meno preparati.

come investire in caso di guerra

In questi mesi, il panorama geopolitico è particolarmente instabile: tensioni in varie aree del mondo, come la guerra tra Russia e Ucraina e le crescenti minacce di nuovi scontri, rendono il contesto globale più imprevedibile che mai.

Durante la guerra, i mercati azionari spesso subiscono cali drammatici, a volte perdendo anche il 20-30% del loro valore iniziale in pochi giorni.

Questa dinamica è aggravata dall’inflazione, che tende a crescere rapidamente a causa dell’interruzione delle catene di fornitura e dell’aumento del prezzo delle materie prime come petrolio e gas.

Il clima di incertezza e di paura che si crea intorno ai conflitti rende gli investitori nervosi, spesso portandoli a vendere in preda al panico.

È in questi momenti che si corre il rischio di commettere errori fatali per il proprio patrimonio. Il futuro è incerto, e il rischio di escalation di nuovi conflitti non è mai stato così concreto.

Oltre a causare un impatto devastante sulle vite umane, le guerre destabilizzano anche i mercati, rendendo necessario adottare una strategia di investimento prudente e orientata alla protezione del capitale.

Con le turbolenze che si stanno verificando a livello globale, è cruciale non sottovalutare il potenziale impatto sui propri investimenti.

L’inflazione potrebbe continuare a salire, le valute potrebbero svalutarsi e settori considerati sicuri potrebbero rivelarsi più vulnerabili del previsto.

A questo punto è chiaro che bisogna correre ai ripari quanto prima, per evitare di subire perdite importanti e dii dover attendere anni per vedere i nostri investimenti tornare in positivo.

Migliori investimenti in caso di guerra

Abbiamo già visto che durante un conflitto, scegliere dove investire il proprio capitale diventa essenziale per proteggere il patrimonio e ridurre i rischi associati alla volatilità dei mercati.

Alcuni asset si comportano meglio di altri durante queste fasi di incertezza, e adesso andiamo ad analizzare i principali nel dettaglio.

Oro – il bene rifugio per eccellenza

L’oro è storicamente il vincitore assoluto durante i periodi di crisi e conflitto. Quando le valute si svalutano e l’inflazione cresce, l’oro mantiene il suo valore o addirittura lo aumenta.

Questo metallo prezioso non è influenzato dalle dinamiche geopolitiche e si configura come un rifugio sicuro in tempi di incertezza.

Gli acquirenti possono scegliere tra l’acquisto di oro fisico da investimento o di strumenti finanziari legati all’oro (ETF o ETC).

In ogni caso è sempre importante ricordare che questi strumenti finanziari, come appunto gli ETF o gli ETC, ci fanno sottostare al rischio dell’emittente e soprattutto ad un rischio molto più grande.

Se il governo dovesse decidere di bloccare, per qualsiasi motivo, l’accesso delle persone ai mercati finanziari, il nostro capitale sarebbe totalmente bloccato ed inutilizzabile.

Mentre se fossimo in possesso di oro fisico potremmo gestirlo a nostro piacimento senza nessuna limitazione.

Inoltre, acquistando l’oro da Helior, avrai anche la certezza dell’anonimato e della privacy tipica della Svizzera. Di conseguenza per i governi sarebbe molto difficile accedere al tuo patrimonio conservato nel nostro caveau.

    Argento e altri metalli preziosi

    Anche l’argento e altri metalli preziosi, come il platino e i diamanti, possono essere considerati beni rifugio.

    Tuttavia, rispetto all’oro, l’argento è più volatile e può risentire di maggiori oscillazioni di prezzo a breve termine.

    Nonostante ciò, rimane una valida opzione per chi desidera diversificare il proprio portafoglio, ma va considerato con prudenza per via della sua instabilità.

    Titoli della difesa

    Le aziende che operano nel settore della difesa, come produttori di armamenti e tecnologie militari, tendono a vedere un incremento della domanda durante i conflitti.

    Investire in queste società può risultare vantaggioso poiché i loro profitti aumentano, sostenendo anche le loro azioni.

    Tuttavia, trattandosi di un settore legato agli eventi bellici, potrebbe non essere una scelta etica per tutti gli investitori.

    Materie prime: Petrolio e gas

    Le materie prime, in particolare il petrolio e il gas, vedono spesso un’impennata di prezzo durante le guerre, specialmente quando i paesi produttori sono coinvolti nei conflitti.

    Investire in questi settori può portare profitti, ma il rischio è elevato a causa delle oscillazioni imprevedibili e dell’impatto delle sanzioni economiche.

    Non è un investimento per chi cerca stabilità.

    Buoni del Tesoro e obbligazioni governative

    Per chi cerca sicurezza, i Buoni del Tesoro e le obbligazioni governative sono una scelta affidabile.

    Questi strumenti offrono rendimenti stabili e sono garantiti dallo Stato, riducendo il rischio di perdita di capitale.

    Sebbene i rendimenti possano essere più bassi rispetto ad altri investimenti, offrono una sicurezza ineguagliabile durante i conflitti.

    Anche in questo caso, però, stiamo sottostando al rischio di terzi. Difatti se lo stato decidesse di non ripagarli più per qualsiasi motivo, potremmo perdere per sempre il nostro patrimonio.

    ETF: Una strategia bilanciata

    Gli ETF (Exchange Traded Funds) rappresentano un’altra opzione per chi desidera investire in caso di guerra e diversificare il proprio portafoglio con un rischio più contenuto.

    Gli ETF legati all’oro, alle materie prime o ai settori strategici come la difesa offrono una buona protezione contro le turbolenze del mercato.

    Possono essere una soluzione efficace per chi non vuole investire in asset singoli, ma preferisce una gestione passiva del capitale.

    Abbiamo già analizzato tutti i rischi relativi al possedere asset digitali in periodi di guerra, ed in questo caso valgono le stesse riflessioni.

    L’oro fisico è tangibile e difficilmente ci potrà essere portato via (se custodito nel nostro caveau di Lugano in Svizzera), mentre tutti i titoli che leggiamo sul nostro home banking potrebbero diventare inaccessibili da un momento dall’altro.

    Alla luce di quanto detto, sebbene ci siano diverse opzioni di investimento durante un conflitto, storicamente l’oro emerge chiaramente come il miglior asset per proteggere il capitale.

    Risparmi in caso di guerra

    Durante un conflitto, i risparmi non devono essere lasciati inattivi sui conti correnti, perché l’inflazione può erodere rapidamente il loro valore.

    Ecco le principali strategie per gestire i risparmi in caso di guerra:

    • Attenzione all’inflazione: Le guerre aumentano i prezzi, riducendo il potere d’acquisto. Tenere troppa liquidità non è sicuro.
    • Converti i risparmi in asset sicuri: L’oro è il migliore rifugio contro la svalutazione. Anche Buoni del Tesoro e obbligazioni governative offrono stabilità.
    • Diversifica i risparmi: Investire in diversi strumenti finanziari, come piani di accumulo o ETF, aiuta a proteggere il capitale e ridurre i rischi.

    Con queste mosse puoi salvaguardare i tuoi risparmi anche in tempi difficili.

    Asset da evitare in tempi di guerra

    Durante i conflitti, alcuni investimenti diventano particolarmente rischiosi e dovrebbero essere evitati.

    Asset da evitare in tempi di guerra

    Ecco i principali asset da evitare in caso di guerra:

    • Azioni tecnologiche: Questi titoli sono molto volatili e possono subire grandi perdite a causa dell’incertezza globale e della riduzione dei consumi.
    • Criptovalute: Nonostante la loro popolarità, le criptovalute sono estremamente instabili e non offrono la sicurezza necessaria durante una guerra.
    • Liquidità e conti correnti: Tenere troppa liquidità è rischioso, poiché l’inflazione può ridurre rapidamente il potere d’acquisto del denaro.
    • Immobili commerciali: In tempi di guerra, il mercato immobiliare commerciale tende a rallentare, con un calo della domanda e della crescita.
    • Materie prime speculative: Investire in petrolio o gas può sembrare redditizio, ma l’estrema volatilità di questi mercati durante i conflitti li rende rischiosi.

    Evita questi asset per proteggere il tuo capitale durante periodi di forte instabilità.

    Conclusione

    Investire in caso di guerra richiede una strategia prudente e una gestione oculata del rischio.

    L’incertezza e la volatilità dei mercati globali rendono essenziale concentrarsi su asset sicuri, come l’oro, che emerge come il miglior rifugio per proteggere il capitale.

    Evitare investimenti rischiosi, come azioni volatili e criptovalute, è fondamentale per limitare le perdite, mentre una gestione attenta dei risparmi, lontana dall’eccessiva liquidità, può aiutare a proteggere il potere d’acquisto.

    In sintesi, una strategia di lungo periodo, diversificata e focalizzata su asset solidi, è la chiave per navigare i tempi di crisi in modo sicuro e redditizio.

    Se vuoi iniziare ad investire in oro, anche con un piano di accumulo, compila il form qui sotto per essere contattato gratuitamente da un nostro consulente esperto.


      Condividi l'articolo